GIANO: IL DIO A DUE FACCE E …............... NON SOLO QUESTO
Divinità esclusivamente romana, il Dio Giano o Janus è la forma maschile della luna Diana.
Colui che apre le porte (ianua) al mattino per poi richiuderle alla sera; colui che è il portinaio (ianitor) del cielo; colui che permette il passaggio attraverso gli archi (iani) a volta, a simboleggiare la volta celeste.
Le sue due facce simboleggiano il davanti ed il retro dei passaggi, l'inizio e la fine di ogni cosa, del tempo, del nuovo anno, del primo giorno dei mesi, della prima ora del giorno, dell'inizio di ogni attività e della vita umana (Janus Consivio, propagatore del genere umano).
E come portinaio è rappresentato con in mano la chiave nella sinistra ed il bastone nella destra.
Così, dal suo nome, ed in nome suo, deriva il mese di Gennaio, Januarius, il primo mese dell'anno che guarda all'anno nuovo con una faccia ed all'anno vecchio con l'altra; ed ancora, Kalendae Januariae, il primo giorno dell'anno, era dedicato al Dio come giorno di festa.
Anche in periodo di guerra, si facevano sacrifici in suo onore, tant'è che le porte del suo tempio restavano aperte a significare che Giano era uscito ad accompagnare l'esercito per poi richiuderle al suo rientro.
Le fonti, i fiumi, le correnti prendevano origine da Giano.
A Giano si dovrebbe la fondazione di una città sul monte Gianicolo, prima che questa divenisse Roma.
Lo troviamo raffigurato come Dio Bifronte, cioè a due teste, con le facce barbute entrambe, ma anche una barbuta ed una sbarbata. A Roma è presente l'Arco di Giano Quadrifronte, al Dio dedicato.
La sua immagine sarebbe collegata, come simbolo, a diverse città, tra cui Genova, Tiggiano, Subbiano, Selvazzano Dentro; una statuetta che lo raffigura si trova in una nicchia sotto l'arco di Porta Sibilla a Pescopagano.
Ma il nome Giano non è solo questo.
Il termine Janus viene utilizzato non solo per definire luoghi di passaggio o, presumibilmente, per il toponimo di diverse città, ma anche per dare il nome a delle proteine tirosin-chinasi coinvolte nella trasduzione del segnale mediata da citochine.
In realtà, queste proteine JAK derivano il nome da “just another kinase” e solo in seguito sono state definite “janus chinasi” in riferimento al Dio Giano Bifronte.
Ma perchè il loro nome è in relazione con Giano?
Proprio perchè, sia che si tratti di porte od archi di passaggio con un' entrata ed un' uscita o l'arco quadrifronte, il significato di Janus è sempre in riferimento alle due facce del Dio. Queste proteine, a struttura simmetrica, richiamano il nome di Giano Bifronte e ciò in funzione del fatto che esse svolgono un duplice ruolo tra recettori ed anche tra fattori di trascrizione diversi.