Approssimazione dei raggi luminosi nell'ottica geometrica
L'ottica geometrica studia la propagazione delle onde luminose nell'ipotesi che la luce quando attraversa un mezzo omogeneo, si propaghi in linea retta e che cambi direzione quando incontra un mezzo differente oppure quando le proprieta' ottiche del mezzo variano nello spazio o nel tempo.
Per cui, la luce emessa da una sorgente si propaga in linea retta all'interno di un mezzo omogeneo (cioe' a densita' costante) ed isotropo (cioe' il comportamento della luce e' lo stesso in tutte le direzioni). Il percorso seguito dalla luce puo' essere disegnato tramite raggi (cioe' semirette uscenti dalla sorgente) e segmenti, perpendicolari ai fronti d'onda (piani); ed i raggi indicano la direzione dei fronti d'onda.
Si approssimano i raggi luminosi a linee rette. Questa approssimazione e' valida anche se l-onda incontra un ostacolo che ha un foro.
a) se il foro d e' piu' grande della lunghezza d'onda dell'onda l, questa si propaga in linea retta. Nella propagazione rettilinea, l'onda uscente conserva la forma del fronte d'onda indicente.
b) se il foro d e' prossimo alla lunghezza d'onda l, i raggi si sparpagliano dopo aver attraversato il foro.
c) se il foro d e' piu' piccolo della lunghezza d'onda l, esso si comporta come una sorgente puntiforme che emette onde sferiche. In tal caso, l'onda uscente dall'apertura tende a propagarsi in tutte le direzioni e l'onda e' diffratta dall'apertura e non c'e' propagazione rettilinea che c'e' prima e dopo il passaggio, ma non attraverso l'apertura.
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